Un tempo la castagna, per le famiglie che abitavano nell’alta vallata del fiume Savio, nell’appennino tosco-romagnolo, in provincia di Forlì-Cesena, era una fonte di sostentamento sicura per tutta la famiglia.
La parte migliore, dopo un processo di essicazione fatta in appositi locali, veniva usata come ingrediente in cucina per insaporire i piatti e preparare i dolci, mentre gli scarti venivano usati per dare da mangiare agli animali di casa, come le galline, i maiali e anche i bovini. Di conseguenza, i valligiani attribuivano molta importanza alla raccolta delle castagne, perché considerate un elemento fondamentale nell’economia domestica, dono gratuito della natura che oggi ci apprestiamo a riscoprire.
La Sagra della Castagna si terrà domenica 12 ottobre 2014 a Ranchio di Sarsina. La manifestazione, che si svolge da 30 anni, viene organizzata dalla Pro Loco di Ranchio ed è profondamente sentita dai residenti, da sempre affezionati consumatori e cultori di questo prezioso frutto autunnale.
Fin dal mattino, oltre al tradizionale mercato domenicale, ci sarà la mostra-mercato dei prodotti tipici di stagione, come le castagne, i funghi, i tartufi, il miele, i formaggi, salumi, ma anche i ciccioli di maiale appena cotti e dolci di castagne cotti al forno.
Saranno allestite anche delle mostre mercato dell’artigianato locale, del mobile, del legno massiccio e del ferro battuto.
Artisti e appassionati potranno cimentarsi nel XIV° Concorso Fotografico a Tema, o nel XIII° Concorso di Pittura Estemporanea intitolato a Michele Valbonesi, pittore del settecento nativo di Ranchio, sul tema “Paesaggio e vita”.
Lo stand gastronomico, allestito dalla Pro Loco, proporrà, a partire dalle ore 12.00 fino alle ore 21.00, un menù di piatti tipici della cucina locale e vecchie ricette a base di castagne.
Ampio spazio sarà dato alle esigenze dei bambini, ci sarà anche una lotteria con giochi vari. Per quanto riguarda l’intrattenimento musicale, si esibirà sul palco un pezzo da novanta della musica folkloristica romagnola: Roberta Cappelletti e la sua orchestra.
Caldarroste a iosa, fiumi di cagnina e tanta cortesia, faranno il resto.