Nelle ultime due domeniche di novembre, esattamente il 23, il 30, e il 7 dicembre, prima domenica di dicembre, si terrà a Sogliano sul Rubicone la Fiera del Formaggio di Fossa, che richiama ogni anno, sulle colline sovrastanti Cesena, migliaia di visitatori.
Chi dice Sogliano sul Rubicone dice formaggio di fossa. Il formaggio di fossa è ormai naturalmente associato a questo piccolo paese in provincia di Forlì-Cesena.
Nell’anno 2009, il formaggio di fossa di Sogliano ha ottenuto la denominazione di origine protetta con il marchio D.O.P. . La qualifica “formaggio di fossa di Sogliano D.O.P.” riassume in poche parole la grande qualità di un formaggio entrato a pieno titolo nel novero delle eccellenze gastronomiche italiane.
La tradizione di infossare i formaggi, nacque nel medioevo, quando i contadini di Sogliano, alla fine della primavera, si recavano in città per affidare i loro formaggi ai cosiddetti infossatori, affinchè li conservassero durante l’estate e li salvaguardassero dai saccheggi delle guerre. Nel mese di novembre tornavano a ritirare le forme, e potevano così far fronte alle difficoltà dei mesi invernali.
Le forme vengono ancor oggi lasciate stagionare in antiche fosse a forme di sacco, scavate nella roccia arenaria per un profondità di tre metri.
Il formaggio di fossa si utilizza principalmente nella preparazione di primi piatti, grattugiato a scaglie si trasforma in un ottimo condimento per pietanze, quali il carpaccio e la costata di manzo.
I vini più adatti sono i rossi pregiati di gusto corposo, come un buon Sangiovese, oppure i vini passiti.
La fiera del formaggio di fossa veicola la conoscenza di un territorio carico di suggestioni ambientali, culturali e sociali come quello dell’entroterra cesenate.