Le origini della festa della Segavecchia di Cotignola, vanno fatte risalire ai tempi di Francesco Sforza. Costui, Duca di Milano e Signore di Cotignola, sorprese una vecchia fattucchiera mentre stava forando la sua effigie con uno spillone, come in una sorta di macumba ante litteram. La vecchia fu così condannata alla decapitazione.
La condanna fu inflitta a metà quaresima e l’esecuzione immediata si tenne davanti a una folla consenziente e plaudente.
A Cotignola, un comune situato nella bassa ravennate, in provincia di Ravenna, in piazza Vittorio Emanuele II°, piazza principale del paese, e per le vie del centro storico, si terrà dal 12 al 15 marzo 2015, la 565esima edizione di questo evento che si ripete ogni anno dal lontano 1451.
Il momento clou dell’evento riguarda la decapitazione e il rogo di un fantoccio che rappresenta la vecchia, preceduta dalla lettura della sentenza e della bolla di condanna.
Da alcuni anni a questa parte, si sono aggiunti ulteriori riti a quelli già esistenti, come quello di lanciare una bambolina appesa a un grappolo di palloncini con un messaggio e un premio per la prima persona che lo raccoglierà. Il lancio della bambolina viene vissuto come momento di buon auspicio per festeggiare la nuova stagione. Col tempo la Segavecchia è diventata la festa più rappresentativa di Cotignola.
La manifestazione sarà caratterizzata da gastronomia, arte, musica e spettacolo, ma manche dalla tradizionale sfilata di carri allegorici per le vie del paese, accompagnati da gruppi folkloristici, bande musicali, majorettes e ballerini.