C’è un luogo, nel paesaggio palustre e rurale del ravennate, al confine con le terre ferraresi e bolognesi, dove il gracidare dei ranocchi non è solo sottofondo romantico di una tiepida sera di fine estate.
A Conselice i ranocchi, ogni terza settimana di settembre, dal 1974, saltano direttamente nel piatto, per una delle sagre più singolari e caratteristiche del territorio: la Sagra del Ranocchio.
Grandi protagonisti sono, appunto, alcuni piatti tradizionali della cucina locale: risotto alle rane, ranocchi fritti e ranocchi al ragù. Ma i più reticenti alle grazie gastronomiche del piccolo anfibio, potranno comunque contare su valide alternative: tagliere di mora romagnola, garganelli e polenta al ragù e arrosto o salsiccia con patatine.
43 anni di sagra ben portati, da giovedì 15 a lunedì 19 settembre infatti, il centro di Conselice festeggia per cinque giorni la fine dell’estate con ranocchi e tante iniziative collaterali: dal tango al raduno d’auto d’epoca, e poi la “Sfilata d’altri tempi”, la gag di Duilio Pizzocchi, i concerti, l’animazione per i bambini e altre gradite sorprese.
Conselice inoltre non dimentica le vittime del sisma del centro Italia, i coperti dello stand gastronomico (50 centesimi ciascuno), saranno devoluti in favore dei terremotati.
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Per info: www.comune.conselice.ra.it