Casteldelci è uno dei borghi che fanno parte dell’ Alta Valmarecchia, in provincia di Rimini. Dal 25 aprile fino al 1° maggio 2013, si terrà l’evento “il raduno dei cavalieri e fiera del 1° maggio“. La fiera del 1° maggio, è una manifestazione di antiche tradizioni, un fiera del bestiame, che raccoglieva e presentava al pubblico, il miglior bestiame che usciva in quei mesi dalle stalle, dopo il periodo invernale. Negli ultimi il cavallo però è diventato il re incontrastato della Fiera, centinaia di cavalieri si raduneranno per festeggiarlo, con delle escursioni nei boschi della valle del fiume Senatello, immersi nel verde e in una festa western, che si concluderà in totale allegria in un clima conviviale. Ci saranno due giorni che di solito sono dedicati al cavallo con spettacoli equestri che sono stati proposti anche tra i cavalli della fiera di Verona. Inoltre chi parteciperà alla sfilata a cavallo, potrà vincere numerosi premi. Quest’anno ci sono novità, si invitano i cavalieri e tutti coloro che volessero parteciparvi, ad arrivare a presentarsi alle stalle già da giovedi 25 aprile, per partecipare alla prima delle tre escursioni, a cavallo, alla scoperta del monte Comero e del Monte Fumaiolo. Sabato 25 aprile, seconda escursione a cavallo, lungo i crinali che guardano verso la Toscana, le Marche e l’Emilia-Romagna, alla scoperta del Poggio dei Tre Vescovi, che è un storico crocevia di tre regioni e dei sentieri percorsi dai commercianti di tabacco. Domenica 28 i cavalieri potranno scoprire il territorio del Montefeltro, percorrendo le antiche ippovie che erano percorse nel medioevo. Dopo il rientro a Casteldelci per ristorarsi, i cavalieri potranno partecipare alla festa western, con musica dal vivo anni 50 americana e balli country fino all’alba. Il lunedì e il martedì, i cavalieri avranno la possibilità di recuperare le energie lasciando in custodia i cavalli presso le stalle, nell’attesa della tradizionale fiera del 1 maggio. I banchi degli antichi mestieri e i banchi artigiani offriranno ai visitatori il meglio che l’uomo ha saputo ricavare dalla terra, dal suo ingegno e dal suo amore versi i bovini ed equini.