Dal 24 dicembre al 6 gennaio
Terra del Sole come Modigliana. Anche qui siamo in paese appenninico della provincia di Forlì, a pochi km dal capoluogo, che fa parte della Romagna Toscana. Terra del Sole, con Castrocaro, è anche una nota località termale molto apprezzata dai turisti, visitatori e da chi si affida per le sue vacanze agli stabilimenti termali.
In occasione delle festività natalizie, in alcune località, specialmente quelle che, come abbiamo visto, fanno parte della Romagna Toscana, sopravvive l’usanza di accendere un tronco di quercia alla vigilia di Natale.
Sul ceppo si sistemava altra legna che bruciava più facilmente; in questo modo esso si consumava lentamente durante i dodici giorni natalizi fino all’Epifania che rappresentano i dodici mesi dell’anno, proprio come a Modigliana.
Questa tradizione è stata ripresa dal 1992 a terra del Sole, e in forma più attuale, si accende nella grande piazza, a fianco dell’albero di Natale, installato dall’Ass. Pro Loco ed illuminato da oltre 2000 lampadine colorate, un grande camino e al riverbero e al calore del fuoco ci si ritrova per scambiarsi gli auguri, i doni ma anche per bere in compagnia ed assaporare le pietanze tipiche invernali.
La sera di Natale si procederà all’accensione e all’uscita della messa di mezzanotte, verrà offerto a tutti del vin brulè, e la manifestazione proseguirà poi fino a mezzanotte dell’Epifania, momento in cui il fuoco verrà spento.
Quando nelle case c’era ancora il camino, si usava accendere il ceppo dopo aver recitato l’Ave Maria. La tradizione voleva che questo rito servisse per “scaldare il Bambin Gesù”, e che doveva bruciare fino all’alba, ma non doveva consumarsi del tutto, perché lo si doveva riaccendere ogni notte, fino all’Epifania, affinché portasse fortuna.
I resti del ceppo venivano sotterrati in parte in campagna, per preservare i prodotti dalle intemperie, e in parte si conservavano per scongiurare le tempeste, mentre quelli meno carbonizzati si riaccendevano quando nascevano i bachi da seta per farli crescere forti e immuni dalle malattie.
Così ogni anno, la tradizione si rinnova, e nella filosofia del gruppo di fuoco,e della Pro Loco, si riaccendono amicizie e occasioni di incontro sociale che altrimenti possono venire disperse dalle proposte consumistiche dell’usa e getta.
Parallelamente, a Castrocaro Terme si terrà un’iniziativa di identico stampo e tradizione, A e fog ‘d Nadel.