Da decenni si tiene a Forlimpopoli, o meglio “Frampul” in dialetto romagnolo, una rievocazione storica dal nome Un dè in tla Roca ad Frampul, che tradotto in italiano dal dialetto significa “Un giorno nella rocca di Forlimpopoli”.
Dall’11 fino al 14 settembre 2014, si rivivono a Forlimpopoli, città natale del grande gastronomo Pellegrino Artusi, i festeggiamenti voluti nel 1500 dalla contessa Battistina Savelli per il ritorno dello sposo Brunoro II° Zampeschi dalla Francia, dove aveva combattuto con successo gli Ugonotti ed aveva ricevuto in cambio, la Croce dell’ordine di San Michele.
La festa si articolerà in quattro giornate, dal giovedì alla domenica sera. Una parte di Forlimpopoli sarà immersa, per l’occasione, nelle tipiche atmosfere del primo scorcio del XVI° secolo.
Nel suggestivo cortile interno di una rocca illuminata dalle torce, mercanti, streghe, artigiani, ciarlatani e un mercato, ci catapulteranno in un realistico spaccato di vita quotidiana di altri tempi. La serata sarà animata da giullari, mangiafuoco e armati.
PROGRAMMA:
Giovedì e Venerdì cena rinascimentale allietata da musica, duelli fra armati ed esibizioni di sbandieratori e tamburini.
Sabato sera, oltre al solito mercato rinascimentale, saranno proposti spettacoli di vario tipo, dal torneo di tiro con l’arco ai duelli di armati, dalle evoluzioni dei cavallerizzi alle esibizioni di sbandieratori e tamburini.
La domenica vedrà invece lo svolgersi ed il dispiegarsi del corteo storico rinascimentale per celebrare l’arrivo del conte Zampeschi, accompagnato da dame, cavalieri, popolani, mercanti e armati.
Le esibizioni di sbandieratori e tamburini, giocolieri, giullari e armati, intratterranno il pubblico fino alla sera, fino al gran finale che si terrà nel fossato della rocca, dove mangiafuoco e duelli di armati con le spade infuocate, introdurranno “Magia di Ritmi e di Bandiere”, uno spettacolare incalzare di tamburi sullo sfondo di un vorticoso volteggiare di bandiere, tutto questo al lume delle torce e degli spettacoli pirotecnici.
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