Dal 6 all’8 maggio
La carne di cinghiale, non è una carne come le altre, merita un trattamento particolare per quanto riguarda la sua macerazione, prima di essere cucinata, insomma la carne di cinghiale richiede attenzioni particolari. La carne di cinghiale ha la sua capitale, nella fattispecie il borgo di Zattaglia. Il piccolo villaggio della collina faentina, mantiene fede a questa fama con la sagra che si tiene nel secondo week end di maggio, esattamente nei giorni che vanno dal 6 all’8 maggio, per il terzo anno consecutivo.
L’invito è rivolto a tutti i buongustai che apprezzano il gusto rustico e tipico di questa cacciagione e anche il divertimento genuino, immerso nel verde della natura. Si tratta di una tre giorni, dal venerdì alla domenica, vissuta all’insegna di una esperienza indimenticabile.
Lo scenario in cui si svolge la manifestazione è ampio, si tratta di uno stand gastronomico con 1200 posti a sedere, in cui vengono servite le specialità a base di cinghiale che vengono preparate sotto la direzione di cuochi della zona molto esperti nel modellare il difficile sapore della carne.
Fra c’è varie ricette c’è, da ricordare gli orecchioni al cinghiale, un primo piatto lavorato a mano, con sfoglia lavorata a mano dentro il quale si pone il ripieno di parmigiano reggiano e ricotta, che viene servita in versione burro oppure salvia oppure condita con abbondante ragù. Poi c’è sempre la variazione sul tema, nel senso che si possono gustare anche tagliatelle e polenta. La specialità esclusiva della sagra è il cinghiale in salmì.
Secondo tradizione e qui ci riallacciamo a quello che abbiamo detto all’inizio, in riferimento alla carne del cinghiale, che è una carne particolare, la carne dell’ungulato viene tenuta per oltre un giorno in un’infusione realizzata con vino e aromi vegetali, dopodichè inizia una lunga cottura a fuoco lento, prima in una teglia con cognac, e poi immersa in un sugo a base di pomodoro.
Insomma partecipate numerosi alla sagra, buon cinghiale a tutti!