Come un acquerello delicato che rievoca le quotidianità della vecchia società contadina, Casola Valsenio tratteggia un paesaggio ormai perduto attraverso i profumi e i sapori di frutti un tempo familiari, ma che la modernità ha finito inevitabilmente per travolgere e sotterrare sotto una coltre di oblio.
Improvvisi mutamenti culturali hanno trascinato gli uomini lontano dalla campagna e le coltivazioni industriali a privilegiare colture più produttive, con frutti meglio conservabili, o comunque più affini alle logiche della produzione intensiva.
In tempi recenti una nuova sensibilità ambientale e naturalistica ha finito per promuovere e rivalutare specie botaniche altrimenti votate all’estinzione, e quindi quei frutti considerati “minori”, che crescevano spontaneamente nelle nostre campagne e nei boschi, rappresentando una preziosa fonte di vitamine per gli uomini ed un patrimonio di biodiversità di inestimabile valore.
Questo mondo ormai quasi scomparso torna di casa a Casola Valsenio nei prossimi due week end, dal sabato pomeriggio alla domenica sera, 7-8 e 14-15 ottobre, in occasione della Festa dei Frutti Dimenticati e del Marrone, che porta in tavola frutti dai nomi ormai quasi sconosciuti: avellane, mele della rosa, pere spadone, pere volpine, sorbe, azzeruole, nespole, prugnoli, marroni, corniole, melegrane, uva spina, corbezzoli, noci e giuggiole… serviti freschi, in confettura o impiegati come ingrediente base di tante golose ricette.
Tre i concorsi ai quali potrete partecipare: per la miglior confettura casalinga, il miglior dolce di marroni e il miglior allestimento degli espositori (“bancabella”).
Recuperare le antiche tradizioni contadine per la salvaguardia degli alberi da frutto, significa incentivare quanto più possibile la coltivazione di queste piante da frutto, fine che ha ispirato la realizzazione del percorso “Strada dei frutti dimenticati” nonché il ricco programma della manifestazione, che vede sfilare degustazioni di frutti e vini, numerosi punti ristoro a tema, dimostrazioni di cucina, mercato dei Presidi Slow Food e dei frutti dimenticati, laboratori, mostre, esposizione di animali dimenticati e spettacoli di strada.
Persino i ristoranti locali si presteranno a proporre appositi menù, quasta volta disponibili per l’intero autunno, con la “Cucina ai frutti dimenticati”.
E se tutto questo non bastasse, Casola Valsenio, insignita ufficialmente del riconoscimento di “Paese delle Erbe e dei Frutti Dimenticati”, vi invita a visitare il Giardino delle Erbe “A. Rinaldi Ceroni”, dove potrete scoprire oltre 400 varietà di erbe officinali.
Per info: http://proloco-casolavalsenio.blogspot.it