Dal 12 luglio fino al 21 luglio 2013 si svolgerà a Santarcangelo di Romagna, la 43° esima edizione del festival internazionale del teatro in piazza. La direzione artistica dell’evento è affidata a Silvia Bottiroli, che si avvale della codirezione di Rodolfo Sacchettini e per dare maggiore profondità alla sua dimensione internazionale, della collaborazione artistica di Mathieu Goeury, curatore del centro d’arte Vooruit in Belgio. In continuità con lo spirito del triennio, Santaracargelo 13 prosegue il suo cammino attraverso più suggestioni, soffermandosi sulla città di Santarcangelo, occupando i suoi spazi pubblici, come la piazza Ganganelli e lo sferisterio e scoprendone nuovi angoli remoti della città clementina. Sono molti i progetti che si presentano con più appuntamenti e formati, nel momento in cui la ricerca estetica esce dai limiti della rappresentazione e del teatro per confrontarsi su altri terreni, dal paesaggio naturale al gioco, dalla scrittura alla terapia. In questa logica e in questa prospettiva, Santarcangelo 13 tende a creare un campo di tensioni, a porsi delle domande a creare spazi perché qualcosa possa accadere tra le opere e perché ciascuna presenza artistica possa dispiegare il suo universo, il suo sistema di pensiero. Un’edizione del festival che racconta una radicale fuga dalla scena, dallo spazio e dalle modalità di produzione e di fruizione del teatro e al contempo una potente spinta a dare un nuovo significato a quello spazio. Per quanto riguarda il programma di quest’anno, il cartellone si caratterizza per la presenza di molti progetti ad ampio respiro, articolati in diversi formati e diversi momenti. Uno spazio specifico, quest’anno viene dato al rapporto tra radio e infanzia, che viene fatto oggetto di indagine con una raccolta di materiali storici in una stanza di ascolto e la produzione di piccoli originali affidati rispettivamente a Fanny&Alexander, Marco Cavalcoli, i Sacchi di Sabbia, Roberto Magnani, teatro delle Albe.