Da Marradi a Palazzuolo sul Senio, la Romagna Toscana si trasforma nel mese di ottobre nell’apoteosi dei sapori e dei colori dell’autunno. Nelle domeniche di ottobre, esattamente il 7, il 14, il 21 e il 28 di ottobre 2012, si terrà a Palazzuolo sul Senio, che si trova in provincia di Firenze, la “sagra del Marrone” e dei frutti del sottobosco. La sagra è nata dalla volontà du riscoprire e valorizzare i prodotti genuini dell’appennino tosco-romagnolo, facente parte geograficamente parlando, della Romagna Toscana. Fra questi prodotti spicca il dolce Marrone del Mugello Igp, una delle qualità più pregiate, da cui discendono dolci appetitosi come castagnaccio e budino, torta e topini e che può essere trasformato in farina utile per la creazione di prodotti da forno per la famosissima polenta. Fanno da contorno, a questo prodotto classico dell’autunno, le tante qualità di funghi che si trovano nel territorio circostante, fra cui spicca il “porcino palazzuolese“, le svariate qualità di rinomati tartufi, i frutti dimenticati, le marmellate e tanti altri prodotti. Tutte le domeniche dalle ore 10.00, in piazza 4 novembre e viale Ubaldini ci sarà “il mercatino dei profumi d’autunno“, mostra mercato del Marrone Igp del Mugello fresco e laavorato, dei funghi, dei tartufi dei frutti dimenticati e di tanti altri prodotti tipici gastronomici e artigiani, di questo meraviglioso angolo dell’appennino che è il Mugello. Nel resto del paese si terrà in piazza 4 novembre, la fiera paesana, e il mercatino artigiano, Stand il Seccatoio, con proproste di dettaglio di prodotti a base di marrone come la torta, il castagnaccio, i topini, i tortellini e altri prodotti dell’autunno le caldarroste fumanti e il vinbrulè. Dalle ore 12 alle ore 14. In viale Ubaldini, nella casa del villeggiante, ci sarà lo stand il Castagneto, con menù a base di marroni, zuppe autunnali, polenta e molto altro per solleticare il palato di chi parteciperà a iuqesto evento. Dalle ore 14.00 in poi tutte le domeniche in piazza 4 novembre “parentesi con la musica e il folklore”.