Le colline che fanno parte della comunità montana dell’appennino cesenate, sono una fucina, un crogiolo di richiami gustativi e olfattivi, che costituiscono una gioia per i sensi, anzi addirittura la loro esplosione, riferito in un concetto di totalità. Prodotti tipici come le erbe come lo strigolo che crescono rigogliose nell’appennino cesenate e forlivese, sono stati preservati dalla dimenticanza e dalla massificazione territoriale, che purtroppo ha mietuto le sue vittime per quanto riguarda la conservazione delle erbe caratteristiche di un determinato luogo. Se sono possibili ancora queste sagre, è grazie a questo processo di conservazione, che ha interessato un intero territorio, le sue istituzioni, allo scopo di valorizzarne la stessa identità popolare. Il secondo week end di maggio, più o meno, bisogna verificare le date, ma esse sono per loro stessa natura aleatorie e ballerine, comunque nel mese di maggio 2013, si terrà nella piazza del caratteristico centro storico di Rontagnano, la sagra dello strigolo, organizzata dai volontari del gruppo culturale rontagnanese. C’è ancora gente che ha voglia di promuoversi , gente di notevole spessore, sul solco di italiani brava gente, per valorizzare il proprio territorio, che ha voglia di spendersi per una causa giusta. Lo strigolo è una piantina succulenta che spunta ai primi soli di primavera, sembra che essa sia partorita da una canzone di Fabio Concato. A Rontagnano, una frazione del comune di Sogliano, la data è incerta, la diamo con il beneficio di inventario, uno dice una cosa e uno un altra, c’è una sagra, dedicata a quest’erba,che si usa come elemento caratteristico, per sostenere un particolare, da un punto di vista culinario, tipo di ragù, oppure come ingrediente per una minestra, saltato in padella o con il ripieno di crescioni o tortelli. Buon appetito.