Gennaio

Gennaio, il primo mese del nuovo anno, tante aspettative e tanti progetti fanno capolino all’orizzonte. Ancora nel clima dei festeggiamenti e dei brindisi appena terminati gettiamo l’occhio sui banchetti e le ricorrenze invernali che in Romagna continuano a parlare il linguaggio di un freddo che invita ai sapori forti, al sentore caldo e vellutato delle specialità semplici e rustiche tramandate dalle consuetudini popolari.

Le nebbie e gli umori gelidi di una stagione severa si caricano dei profumi avvolgenti e prelibati che la tradizione contadina tributa al re della tavola: il maiale.
Le basse temperature sono mitigate da un oceano di prodotti tipici, dolci e alcolici, mentre a cavallo di una scopa, una simpatica vecchietta dispensa doni e carbone a tutti i bambini.
Sono proprio i bambini i protagonisti di questo inizio anno, tra befane, mercatini, fiere, feste, carbone, vecchi e nuovi giocattoli, in un clima che scalda il cuore di grandi e piccini, scacciando il freddo a suon di balocchi e antiche consuetudini.
Il folclore locale corre in aiuto con riti propiziatori e cerimonie scaramantiche, in un ultimo estremo saluto all’anno appena trascorso, con lo sguardo già rivolto ad un futuro che ora appare più vicino, quasi tangibile, salutato nelle giovani vesti di un nuovo principio.

Una vena di velata nostalgia affiora nei paesaggi invernali di una riviera stretta in cappotti e sciarpe di lana, subito sommersa sotto una buona dose di leccornie gastronomiche, caldarroste, brulè, sottofondi musicali e gioiosi festeggiamenti distribuiti in un bouquet di appuntamenti, tra gli estremi di questa terra già pronta alla rinascita primaverile, che l’attende oltre l’orizzonte degli addobbi festivi, dei comignoli fumanti e delle luci non ancora dismesse del Natale.