Tradizioni, antiche e nuove suggestioni prese in prestito dalla storia, dall’arte e dallo spettacolo, animano il mese di ottobre. Una giostra di colori, musica e sapori che si rincorrono negli appuntamenti e negli eventi che amministrazioni, privati ed enti locali imbastiscono nei piccoli e grandi centri di una Romagna che si ostina a non volerne sapere di rallentare il ritmo.
Un perenne carnevale, dove memoria e modernità si incontrano, un sorriso compiaciuto dispensato con generosità, una smaniosa e continua tensione al divertimento ed alla festa, alla gioia di vivere e di assaporare i piaceri di un territorio fecondo di risorse e sempre pronto a tuffarsi in nuove ed originali avventure.
Lo spirito popolare non cessa di tributare i suoi onori ai prodotti della terra, del mare e di una tradizione eno-gastronomica allo stesso tempo povera e variegata, semplice e gustosa.
Le sagre di ottobre parlano di castagne, tartufo, uva, vino, birra, polenta, pesce, agnellone e castrato, frutti del sottobosco e frutti dimenticati. Ma anche di mercatini, motori, minatori, musica e spettacolo, ricorrenze religiose, e quel tocco di noir e horror a metà strada tra il profano e del sano humor nero.